COSMETICI VEGAN
COSA VUOL DIRE?
Cosmetici vegan, cosmetici naturali, cosmetici biologici… che differenza c’è e quali sono le caratteristiche che deve rispettare un prodotto per essere definito vegan?
Iniziamo con la definizione di queste tre tipologie.
Cosmetici vegan, naturali o biologici
I cosmetici naturali sono composti da ingredienti che derivano direttamente dagli estratti vegetali: questi prodotti contengono una quantità di sostanze vegetali pure che si attesta attorno al 10% e altre sostanze di derivazione naturale.
I cosmetici biologici invece sono realizzati con materie prime provenienti da agricoltura biologica, accompagnati da una certificazione che assicuri la natura organica: nel processo di produzione di questi prodotti non vengono utilizzati coloranti, pesticidi e OGM. In questo caso la percentuale di sostanze vegetali può arrivare fino al 70-90%.
I cosmetici vegan rispettano ancora altre caratteristiche. Non possono infatti contenere alcun tipo di ingrediente di origine animale. Come i cosmetici naturali e biologici hanno spesso anche un occhio di riguardo sul packaging e sulla presenza di ingredienti dannosi per l’ambiente, perché lo scopo dei cosmetici vegan non è solo la salvaguardia degli animali, ma anche del Pianeta.
Cosmetici vegan, ingredienti proibiti
Ci sono tantissimi ingredienti di origine animale che a prima vista potremmo considerare “innocui” e che invece comportano ugualmente lo sfruttamento di alcune specie animali.
Ecco una lista di ingredienti vietati nei cosmetici vegan:
- Lanolina. Film protettivo di origine animale utilizzato per dare morbidezza.
- Miele. Ha azione idratante ed emolliente, restituisce alla pelle la sua naturale idratazione e morbidezza, agendo nel frattempo anche come antiossidante. Tonifica, nutre e leviga, correggendo anche problemi legati all’acne o alla pelle impura.
- Cera d’api. Utilizzata per le sue potenzialità idrorepellenti e protettive sullo strato corneo. In prossimità della pelle, infatti, i prodotti formulati con cera d’api formano una sorta di pellicola protettiva, in grado di impedire l’eccessiva perdita d’acqua dalla cute.
- Squalene. Anche se bisogna fare una distinzione tra quello derivato dal fegato degli squali (ovviamente non vegan) e quello di origine vegetale derivato da piante quali l’amaranta, la crusca di riso, germe di grano, ma anche le olive (100% vegan). Una delle sostanze più pregiate tra quelle utilizzate nella produzione di creme, sieri o rossetti. Ha un’azione lenitiva, idratante, protettiva e anti-age.
- Carminio. Utilizzato per dare il colore rosso in fard, rossetti, matite e ombretti. Viene ricavato dalla cocciniglia, un piccolo insetto che cresce sulle pale dei fichi d’india.
- Cheratina. Utilizzata per levigare e idratare la cuticola dei capelli danneggiati. Riempie le crepe ed elimina l’effetto crespo legato all’asciugatura. Si trova nelle piume, nella criniera, negli zoccoli e nelle corna di diversi animali. Esiste però un’alternativa 100% vegan ovvero la cheratina vegetale anche chiamata fitocheratina che si compone invece di proteine idrolizzate a basso e medio peso molecolare, derivanti da grano, riso, mais e soia.
- Acqua di miele. Aiuta la pelle e i capelli a trattenere l’umidità ed evita che vengano danneggiati.
- Idrolati di seta. Ha proprietà nutrienti sui capelli. Vengono spesso usati nella preparazione di shampoo ed altri prodotti per capelli perché trattiene l’acqua sulla superficie del creando una chioma voluminosa, idratata, forte e sana.
Ingredienti vegetali sostitutivi
Nei prodotti vegan, cosa sostituisce questi ingredienti di origine animale comunemente usati in cosmesi?
Ci sono due tipologie di componenti che vanno a sostituirli:
- Attivi naturali o vegetali;
- Attivi di origine sintetica, creati in laboratorio.
Gli attivi vegetali e gli estratti di alcune piante sono infatti un’ottima fonte di vitamine, minerali e antiossidanti, perfetti per alcuni tipi di cosmetici. Gli attivi di origine sintetica invece non sempre sono amici dell’ambiente. Per poter essere considerato vegan infatti, un cosmetico non dovrebbe contenere tensioattivi sintetici, siliconi e petrolati, in quanto distruggono l’ambiente marino con un impatto molto pesante.
I pigmenti dei rossetti ad esempio, al posto di essere realizzati con il carminio, possono essere ottenuti con l’uso di henné o della barbabietola. I pennelli usati per il trucco possono essere sostituiti con setole realizzate con fibre sintetiche o vegetali. Lo squalene invece può essere sostituito con squalene vegetale, ottenuto sintetizzando alcuni oli vegetali come l’olio di argan, quello di girasole o d’oliva.
Piccoli accorgimenti che possono fare la differenza per il mondo animale e per la nostra Terra.
Cosmetici vegan e cosmetici cruelty free
È importante non confondere i prodotti cosmetici vegan con quelli cruelty free.
I cosmetici vegan infatti, per essere classificati come tali, non devono necessariamente non essere testati sugli animali. Va da sé che eticamente, un cosmetico vegan dovrebbe essere anche cruelty free, così come dovrebbe fare attenzione al packaging ed evitare ingredienti dannosi per l’ambiente, ma non ci sono leggi a riguardo.
Allo stesso modo, non c’è nessuna regola che imponga che i cosmetici cruelty free debbano essere vegani: possono contenere qualsiasi tipo di ingrediente, purché nessuna delle sue componenti sia stata testata sugli animali (per informazioni più precise puoi consultare il nostro articolo sui cosmetici cruelty free).
Il modo migliore per scegliere un prodotto cosmetico è quindi, come vi ricordiamo sempre, quello di consultare l’INCI del prodotto per assicurarvi di fare un acquisto pienamente consapevole. Tutti i cosmetici vegan sono comunque riconoscibili grazie a labels come “VeganOK”, “Vegan”, o “V”.
Se cerchi prodotti di make-up o cosmetici vegan, visita il nostro sito e cerca i prodotti contrassegnati come vegan all’interno di ogni scheda prodotto.